Sarà disponibile dalla prossima settimana la procedura per accedere alle indennità previste dal decreto “Cura Italia” (D.L. n. 18/2020 ) per partite Iva, lavoratori autonomi, lavoratori agricoli, del turismo e dello spettacolo. Lo ha annunciato il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, in un’intervista televisiva su Raiuno, spiegando che per la presentazione della domanda verrà attivata sul sito dell’Inps una procedura online semplificata rispetto a quella ordinaria, con rilascio di un Pin semplificato.
Tridico ha dichiarato che potranno accedere al bonus tutti i titolari di partita Iva indistintamente e non sarà effettuata nessuna verifica preventiva su redditi o fatturato.
Si ricorda che ai sensi dell’art. 27 e 28 del D.L. n. 18/2020, potranno richiedere l’indennità, da erogare una tantum per il mese di marzo, dell’importo pari a 600 euro:
- i liberi professionisti titolari di partita Iva, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo, e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria, attivi alla data del 23 febbraio 2020. La medesima indennità è riconosciuta ai co.co.co. che svolgono attività a favore di società e associazioni sportive dilettantistiche;
- i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago (Autonomi Gestione Obbligatori – artigiani e commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, fatta eccezione per la Gestione separata.
In merito ai soggetti beneficiari, si ricorda che il sottosegretario al Mef, Cecilia Guerra, ha dichiarato in un video intervento, in risposta alle principali associazioni rappresentative di categoria, che “gli agenti iscritti sia all’Ago (Assicurazione generale obbligatoria) sia all’Enasarco potranno accedere all’indennizzo dei 600 euro”, soggetti non espressamente contemplati nella norma di legge. Si attende ora la conversione in legge del decreto, attualmente all’esame della Commissione Bilancio del Senato (disegno di legge n. 1766), o un’interpretazione esplicativa dell’Inps.