Pare sia stata scartata dal Governo l’ipotesi, avanzata dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, di prevedere il “Clic day” per l’accesso da parte dei professionisti al bonus una tantum di 600 euro (introdotto dal D.L. 17 marzo 2020, n. 18).
Ieri, sul proprio profilo twitter, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, ha affermato che “Non ci sarà nessun ‘Click day’: forniremo a breve la data a partire dalla quale tutti i cittadini che ne hanno diritto potranno iniziare a fare richiesta per ricevere gli indennizzi previsti dal decreto Cura Italia”. Smentita alla quale si è aggiunta anche quella del sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta.
“Le risorse stanziate dal Governo sono sufficienti a coprire l’intera platea dei beneficiari», ha dichiarato la ministra del lavoro. “Già da ieri insieme all’Inps stiamo lavorando per mettere a sistema, nel più breve tempo possibile, tutte le procedure necessarie per velocizzare l’iter di presentazione delle domande”.
La norma prevede un’indennità per il mese di marzo di 600 euro a favore dei liberi professionisti titolari di partita Iva attiva alla data del 23 febbraio 2020 e dei lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, della Legge 8 agosto 1995, n. 335, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria. La medesima indennità è riconosciuta ai co.co.co. che svolgono attività a favore di società e associazioni sportive dilettantistiche.
L’indennità è erogata – nei limiti degli importi stanziati – dall’Inps, previa domanda.